Febbre da crudités
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29 settembre 2023
La tendenza della cucina senza fornelli conquista il mondo
Febbre da crudités
Una cucina che non cuoce niente: ecco una buona notizia per chi in queste prime sere d’estate non ha voglia di mettersi ai fornelli. Ma qui non si parla di tagliare in quattro un pomodoro e preparare la vinaigrette per l’insalata. Il crudismo e il cibo “raw”, crudo, sono una vera e propria filosofia alla base di una vita sana ed equilibrata.
Temperatura massima 45°C, mai superare questa soglia. Questa la regola fondamentale della dieta raw, che promuove uno stile alimentare a base di prodotti crudi, preservando così i principi attivi degli alimenti: vitamine, proteine, sali minerali, aminoacidi, enzimi, diventano così energia totalmente fruibile dall’organismo, evitando la cottura che distrugge i nutrienti e altera il Ph dei cibi, rendendoli meno digeribili e causando l’aumento di scorie nel corpo. Il principio è di trattare gli alimenti con le stesse temperature sopportate da noi esseri viventi, per garantire vitalità a ciò che mangiamo e quindi un nutrimento completo.
Basta digitare l’hashtag #rawfood su Instagram per spalancare le porte del paradiso delle crudité. Ma le radici di questa tendenza sono lontane e comuni a tutti noi: si tratta infatti della più antica dieta dell’uomo, perché l’essere umano in origine consumava pasti crudi, come tutti gli animali. Non a caso, la dieta crudista non esclude nessun alimento: addirittura, la versione chiamata Paleo Diet include il consumo di carne cruda.
Oggi, Raw Food è più facilmente declinato in dieta vegetariana o vegana, che ne sono le versioni più popolari e trendy. Freschezza a volontà, quindi: ortaggi e verdure biologici, erbe, germogli, frutta a guscio, semi, legumi da declinare in innumerevoli ricette colorate e deliziose che garantiscono benessere e detox al nostro organismo.

Se pensate però che la cucina crudista sia limitante, vi sbagliate: grazie alle tecniche moderne e un pizzico di creatività, si può preparare davvero di tutto, dalla pizza al cous cous, dal gelato al tiramisù. Il segreto? La materia prima unita alla tecnica. In questa cucina, più che in altre, l’uso sapiente delle tecniche è più che mai importante e con qualche piccolo accorgimento si possono ottenere risultati davvero soddisfacenti. Il fuoco è sostituito dalla marinatura o dall’essicazione a temperatura controllata, la pressatura degli alimenti sotto sale e la fermentazione: tecniche che “cuociono” gli alimenti senza l’alterazione della temperatura, per mantenerne (e talvolta potenziarne) i benefici.
Anche la tradizione è ricca di piatti crudisti: il Ceviche sudamericano, a base di pesce marinato nel leche de tigre; il Gazpacho, zuppa fredda a base di pomodoro tipicamente spagnola; la Panzanella, ricca insalata di pomodori, cetrioli, cipolle e pane raffermo che abbonda sulle tavole degli italiani; e così via.

Il crudismo ha da tempo fatto capolino anche nel fine dining: in tutto il mondo sbocciano felici realtà raw che trovano oggi la loro dimensione ideale. E mentre Matthew Kenney, chef americano e educatore, considerato il padre della cucina crudista e vegana, continua ad aprire ristoranti e accademie di formazione per istruire e “far convivere salute e grandi piatti”, a Hong Kong nasce Green Mondays, ristorante con la missione di rendere la popolazione vegetariana (e crudista) almeno una volta a settimana; a Londra, NAMA, oltre ad essere un ristorante tra i più cool del momento, diffonde il verbo attraverso corsi di cucina crudista e seminari sul benessere del corpo basato sull’alimentazione, mentre a Los Angeles è stato addirittura istituito un corso universitario dedicato al mondo del Raw Food.

Qualche idea in cucina? Un grande classico rivisitato in chiave crudista è la lasagna: è possibile prepararle sostituendo il formaggio di latte vaccino con del formaggio vegetale e le sfoglie di pasta con ortaggi, come zucchine e pomodori marinati. Anche le tagliatelle sono semplici da preparare: tagliate le carote a listarelle in senso verticale, lasciatele marinale nel sale e nel frattempo frullate anacardi, rucola, succo di limone, uno spicchio d’aglio, del curry se volete; sgocciolate le carote dall’eventuale acqua prodotta dalla marinatura, condite le linguine con la crema e servitele completando il piatto con una battuta di peperoni, funghi e pomodori ciliegino. Preferite qualcosa di veloce? Una tartare di avocado, sedano, mela verde accompagnata da un mix di semi.

Non vi abbiamo ancora convinto? Forse vi mancano gli strumenti giusti. Preparare un buon pasto crudista senza rinunciare al gusto è meno complicato di quanto sembri, basta attrezzarsi: la versatilità e alla potenza del Robot da cucina KitchenAid può essere unita ad una vasta gamma di accessori che possono aiutarvi nelle vostre ricette veggie: ad esempio grazie all’Affettatore a Spirale potete preparare piatti creativi e sani riducendo ogni ingrediente in spirali sottilissime, mentre l’Estrattore lento di succo è utilissimo per ottenere magicamente succhi freschi a base di frutta e verdura, ma anche salse di erbe aromatiche, per un tocco speciale. Per i più esigenti, l’accessorio Food Processor è il non plus ultra: potete affettare, grattugiare, tagliare a dadini o alla julienne con precisione millimetrica per pasti sani e meravigliose portate che stupiranno anche gli ospiti più difficili.
A dimostrazione che ogni piatto può essere un perfetto equilibrio di sapori e consistenze, anche a temperatura ambiente.

Chef KitchenAid
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